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L'epistolario tra Pietro Aretino e il grande pittore veneziano: la storia di un'amicizia e un affascinante spaccato del pieno Rinascimento Un intreccio stretto di amicizia sincera, interesse professionale, gusto per gli intrighi internazionali, passione per il potere, grande arte e affilata letteratura: le lettere scritte da Pietro Aretino a Tiziano sono una pagina affascinante del pieno Rinascimento. Scritte sullo sfondo di una Venezia sontuosa e di una storia europea in piena evoluzione, le lettere inviate da Pietro Aretino all'amico pittore offrono lo spunto per osservare da vicino la genesi di grandi capolavori (come il ritratto equestre dell'imperatore Carlo V alla battaglia di Muhlberg) ma propongono anche momenti di affettuosa, persino commossa umanità. Il tono, la lunghezza e il contenuto delle missive sono molto diversi, e rendono la lettura sempre nuova e talvolta sorprendente: si va da un semplice ma delizioso biglietto per un invito a cena a dettagliate raccomandazioni politiche, come nel caso del viaggio del Vecellio nella Roma di papa Paolo III Farnese. La brillante descrizione del Canal Grande affollato di imbarcazioni (quasi una esercitazione giornalistica) si alterna con l'intima solidarietà tra due uomini avanti negli anni, come nel caso delle toccanti parole rivolte dall'Aretino in occasione delle nozze della figlia di Tiziano.